My Life: una soap sfortunata

di Redazione 0

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle soap opera di importazione. L’esplorazione di oggi ci fa approdare al canale tedesco Das Erste e alla sua Rote Rosen (Rose Rosse), il cui destino in Italia è dei più sfortunati.

Pessima l’accoglienza riservata dai nostri palinsesti televisivi alla soap tedesca Rote Rosen, da noi conosciuta col titolo My Life. Le reti Mediaset dal 2007 ne hanno rimpallato la trasmissione di canale in canale (Rete 4 e Canale 5, ma anche pay tv Mya) ossessionando i fan, che seppure numerosissimi, alla fine sono stati ignorati e delusi dalla chiusura (pare) definitiva della messa in onda: neanche La5 (dove dal 2010 era stato fatto l’ultimo tentativo) crede nella riuscita degli ascolti e la scorsa primavera interrompe bruscamente i sogni di tutti gli appassionati che speravano di conoscerne il prosieguo. Mentre in Germania la soap è giunta alla sua settima stagione (la prima è del 2006), in Italia sono state proposte e riproposte solo le prime 200 puntate. Ai fan di sempre e a chi non la conoscesse, non resta che ripercorrerne la storia degli inizi.

Il successo immediato della soap si deve alla facile affezione del pubblico per la protagonista Petra Jansen (Angela Roy), alle cui vicissitudini sentimentali risale l’avvio della trama. La sua è una vita normalissima e del tutto spontaneo è il modo in cui i fan si sono appassionati al suo carattere forte e romantico: essi entrano nell’intimità della quarantenne, nei suoi pensieri più profondi, condividendone delusioni e nuove palpitazioni. Il clima è genuino e l’aria che si respira è quella di casa, sia nell’accogliente cittadina della Bassa Sassonia, Luneburg, che nella location tutta domestica che funge da sfondo alle vicende.  Dopo 20 anni di matrimonio, il marito Thomas Jansen (Gerry Hungbauer) le preferisce Miriam (Sarah Maria Besgen). Petra non si arrende e nonostante le difficoltà della sua nuova condizione di moglie tradita e abbandonata, torna ad amare. Come ogni soap che si rispetti, infatti, è il romanticismo a farla da padrone, per una declinazione tutta al femminile del più nobile e complicato dei sentimenti: Petra e l’altra, Miriam; le figlie Tanja (Anna Lena Class) e Jule Jansen (Kim-Sarah Brandts) e i loro rispettivi uomini, Uli (Christoph Mory) e Hacki (Roy Peter Marino); le peripezie dell’amica di sempre, Alice (Janette Rauch); e la suocera Johanna (Brigitte Antonius). Gravidanze, corteggiamenti, gelosie, lacrime, paternità segrete e tante rose rosse.

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