Centovetrine, le 5 donne più spietate

di Redazione 0

Bionde e rosse, principalmente, e dal carattere infuocato. Animate da passioni ardenti per l’amante di turno, bramose di soldi e potere, sirene sanguinarie e sanguigne. Sono molte le macchiette femminili caricatura della donna spietata, dal cuore di ghiaccio, disegnate dagli autori della soap Centovetrine. Di seguito una classifica delle 5 tra le più temibili.

5. Carol Grimani (Marianna De Micheli), la seduttrice innamorata. E’ arrivata da Ginevra a Torino baldanzosa e fiera, con in tasca un pericolosissimo testamento falsificato. Brandendolo come fosse un’arma contundente, ha mirato dritto alla presidenza della holding Ferri, salvo poi distrarsi dopo averla ottenuta e impugnarlo dalla parte sbagliata, finendo col capitolare per una cotta da sospiri e lacrime.

4. Alessia Righi (Eleonora Di Miele), la Sam Wheat di Centovetrine. Scomodare il colossal Ghost potrebbe sembrare eccessivo, ma la famosissima storia dell’innamorato che torna  in vita per la sua lei, è la prima che viene in  mente. Non fosse altro che per trovare le differenze. Si, i due si amavano tanto come nell’originale e in entrambi i casi il fantasma è divenuto tale in seguito ad un tragico incidente. Di diverso c’è che qui è lei ad essere passata all’altro regno, lei non è Demi Moore e soprattutto lei non è tornata per dichiarare amore eterno, bensì per tormentare con sadismo e metodicità le notti del fratellastro. Dimenticavo: Donatella De Brandi (Carola Stagnaro) non è una sensitiva!

3. Marina Kröger  (Raffaella Bergé), Imperatrice di tutte le Russie. La temperatura scendeva immancabilmente sotto lo zero quando nell’aria formicolavano i suoi piani diabolici. Assetata di vendetta, l’esperta stratega tedesca era solita ibernare la preda per congelarne il patrimonio, finendo col liquefarsi tra le sue stesse ambizioni.

2. Rossana Grimani (Caterina Vertova), la Regina dei veleni. Dei morti, si sa, bisogna sempre parlare con rispetto. Ma spendere belle parole su di lei rimane davvero difficile. Pozioni disgustose e rospi geneticamente modificati hanno caratterizzato per anni il suo invitante menu. Della strega cattiva uscita dalle scene con un finale degno di una punizione esemplare, di certo nessuno rimpiangerà i manicaretti. Che riposi in pace, dunque.

1. Laura Beccaria (Elisabetta Coraini), una lolita alla piemontese. Degli uomini del Gruppo Ferri, e anche di quelli che bazzicano casualmente il Centro Commerciale di Torino, da perfetta ex prostituta di lusso ed ex proprietaria di una Boutique, non ha mai smesso di curare relazioni pubbliche (e non) e abbigliamento: si diletta a fare le scarpe ai suoi pretendenti e a confezionare per loro abiti talari all’uncinetto. Perché è davvero pronta a tutto pur di consumare le sue passioni.

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